
I due sassofonisti, Matteo Rossi e Daniele Mocerino, durante una prova: la InBand è la dimostrazione che nessuna disabilità è un limite facendo grande musica (Foto Vasco Dell’Oro)
Obiettivi
Dimostrare che non ci sono limiti alle possibilità dei musicisti con o senza disabilità che si impegnino con passione nello studio e nella pratica della musica. La In-Band (“In” come integrazione, inclusione ecc.) ha lo scopo di migliorare sempre più la qualità tecnica ed espressiva di gruppo e di trovare quante più occasioni possibili per presentare al pubblico il proprio repertorio, che spazia dal jazz al pop-rock, dal blues alla musica da film.
Per chi
La In-Band è una formazione stabile ormai da diversi anni, ma ovviamente ha visto alcuni avvicendamenti: ne fanno ora parte anche elementi provenienti dalla Propedeutica Band. Si parte da un colloquio conoscitivo con la famiglia e alcune lezioni di prova per valutare l’effettiva possibilità di inserimento nel gruppo. È richiesta una buona competenza strumentale.
Come funziona
Il gruppo (sax, tastiere, chitarre, batteria e percussioni) è attualmente composto da 9 musicisti, quattro dei quali tutor. Spesso il repertorio viene adattato alle richieste di chi organizza gli eventi. La In-Band ha all’attivo concerti in tutta Italia e all’estero; nonché collaborazioni con artisti notissimi come Franco Mussida, Giovanni Guidi, Eugenio Finardi, Lella Costa.
Frequenza
Le prove (di 90 minuti) si svolgono una volta alla settimana per 25 incontri annuali, ma possono intensificarsi in occasione dei concerti.
Contatti

Referente:
Marco Sciammarella