
Ormai – pare – possiamo considerare concluso il periodo della pandemia e del covid, con tutte le paure, le preoccupazioni e le restrizioni (personali, fisiche e mentali) che tutti purtroppo ben conosciamo. Tutti siamo stati, indistintamente, interessati e abbiamo avuto a che fare con il covid, e le vite di tutti noi sono state, più o meno da un giorno all’altro, sconvolte. Però, in questa “pandemia democratica”, alcune categorie di persone sono state certamente maggiormente colpite, è innegabile: persone anziane, bambini, persone con disabilità. E le loro famiglie e genitori. Pensiamo ad esempio ad una persona con un livello di disabilità medio-grave, alla sua giornata “tipo”, con la necessaria frequenza a centri diurni, a sedute terapeutiche, a contesti educativi e di relazione (come le lezioni di musica presso AllegroModerato). Proviamo ora ad immaginare cosa significhi non poter più improvvisamente fare tutto questo, perché diventa obbligatorio – soprattutto se si è “soggetti fragili” – restare a casa, dove il 100% delle forme di cura e di accudimento ricade sui genitori e sulle famiglie. Genitori spesso già molto provati da quella che era la “normale routine” delle cure verso il proprio figlio con disabilità, e che vengono così ulteriormente appesantiti (sì, senza paura di esplicitarlo) da mansioni gravose e totalizzanti, ancora di più laddove i genitori non sono più giovani.
Durante il lockdown AllegroModerato è sempre rimasta in contatto con il maggior numero possibile delle “sue” famiglie e dei musicisti, offrendo lezioni di musica a distanza, colloqui, collegamenti…e mentre facevamo tutto questo, abbiamo cercato di osservare e di ascoltare le fatiche ancora più gravose dei genitori. Ci siamo quindi chiesti: “ma cosa possiamo fare direttamente per loro, per questi genitori oggi più che mai in prima linea?”.
AllegroModerato fa musica accessibile e in modo inclusivo, e sappiamo non esserci in musica nulla di maggiormente inclusivo dell’Orchestra: lo abbiamo sperimentato con successo e visto molte volte nel lavoro dei laboratori integrati nei reparti di pediatria, con i gruppi classe delle scuole, durante gli incontri di team building con aziende…e allora perché non pensare di proporre un’esperienza di questo tipo anche ai nostri genitori? Perché non pensare ad una “orchestra dei genitori”?
Nasce così Accordi Ritrovati, il primo progetto che AllegroModerato rivolge direttamente a genitori che hanno figli con disabilità, e che propone incontri – nella forma del laboratorio orchestrale – in cui i genitori partecipanti sperimentano cosa significhi suonare in orchestra, prima di tutto dal punto di vista musicale (si suona per davvero!), ma vivendo al tempo stesso in pieno anche la dimensione inclusiva, relazionale e formativa che deriva direttamente da un’esperienza di questo tipo.
Dal pensiero progettuale alla pratica: nell’autunno 2021 si avviano i primi laboratori orchestrali con una quindicina di genitori, inizialmente un poco timidi, poi sempre più coinvolti ed entusiasti. Tutti sempre presenti e tutti sempre aperti a cogliere ogni meravigliosa sfumatura e ogni ricaduta dell’esperienza di Accordi Ritrovati: e così, ecco chi si avvicinava a questa esperienza “per entrare più in linea con mio figlio/a, per capire cosa suona lui (o lei)”, o ancora ecco chi sceglie lo strumento del figlio, per condividere una maggiore complicità; ma c’è anche chi sceglie uno strumento che nulla ha a che vedere con il percorso musicale del figlio, perché “vorrei che questo fosse uno spazio mio, da vivere in completa autonomia, anche come sollievo”. E menomale! Tutta la ricchezza di questi emozioni è evidente e si tocca davvero con mano non solo durante le prove d’orchestra – contenuto portante del progetto – ma anche in occasione delle altre attività di Accordi Ritrovati: il “momento di parola”, riflessione di gruppo condotta da una psicologa, la partecipazione a concerti – come momento formativo e di arricchimento culturale – e i momenti conviviali (pranzi, cene, uscite “a tema”) proposti con finalità di condivisione relazionale.
E come ogni percorso compiuto, conta tanto il percorso quanto la sua conclusione. Ed ecco che l’emozione dei genitori musicisti raggiunge il suo apice in occasione del concerto finale, vero e proprio evento musicale aperto a tutti, che ha la duplice funzione di essere restituzione pubblica del progetto, ma anche punto di arrivo e di ripartenza delle conquiste (musicali e relazionali) acquisite.
Sì, perché per alcuni dei genitori di Accordi Ritrovati (quelli che possono e lo desiderano) è possibile capitalizzare la formazione acquisita mettendosi in gioco come tutor di affiancamento all’interno dei corsi di AllegroModerato. Insomma, un’esperienza davvero e completa, ricca di possibilità di sviluppi futuri. Molti dei quali ancora da scoprire!
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